La giungla cosmetica

14:17

Ciao a tutte! Visti gli ingredienti presenti in grandi quantità nei cosmetici, ho pensato di creare questo post per aiutarvi a districarvi in questa giungla! :)
Purtroppo in commercio sono ancora presenti sostanze nocive nei confronti dell' uomo e dell' ambiente.
La lettura degli interventi degli esperti del forum" Promiseland" mi ha permesso di approfondire la loro conoscenza.


ANTIBATTERICI:

Una di queste è il TRICLOSAN: una sostanza antibatterica contenuta in saponi, deodoranti, igienizzanti, dentifrici, colluttori e prodotti per la pulizia.
Oltre ad essere particolarmente inquinante a livello ambientale, un uso regolare di diversi prodotti contenenti triclosan, alla lunga può rendere i batteri più resistenti e immuni all' azione degli antibiotici.
Inoltre, uno studio condotto in Svezia, evidenzia che questa sostanza batterica è stata rilevata anche nel latte materno di alcune donne svedesi.

CONSERVANTI:  

Altre sostanze da evitare sono il BHA e il BHT. Sono antiossidanti rilevabili in molte sostanze cosmetiche: nei bagnodoccia, negli shampoo, nei dentifrici e anche in alcuni cibi in veste di additivi alimentari ( gomme da masticare e patatine rispettivamente sotto la sigla di E320 e E321 ).
Sono sospettati di essere potenziali disturbatori endocrini.

 I DERIVATI DAL PETROLIO:

Troviamo i siliconi ( già citati nel precedente articolo:  "i capelli e il passaggio all' ecobio" ) e i petrolati.
Questi ultimi sono ottenuti dalla distillazione e dalla purificazione del petrolio. Nonostante questo processo, c'è il rischio che possano  rimanere tracce di  impurità nel prodotto finale. Il rischio sembra essere collegato a sostanze come il pirene e cicloaromatici particolarmente cancerogeni ( che sono gli stessi con cui entriamo a contatto quando facciamo benzina!) In effetti la normativa europea del 2004 classifica i petrolati come cancerogeni di classe 2.
Nel dubbio che il prodotto sia più o meno puro, meglio comunque evitare queste sostanze, che trovate nell' INCI sotto la sigla:  
mineral oil
petrolatum ( vaselina )
paraffinum liquidum
microcristalline wax o cera microcristallina
ozocherite,
mineral oil,
ceresin

Altre sostanze cugine dei siliconi da evitare per la loro non biodegradabilità e quindi il loro pessimo impatto ambientale sono i PEG (polietilenglicole). Sono sostanze liquide di origine petrolchimica solubili in acqua. Si trovano in prodotti per i capelli e per la cura del corpo (shampoo, dentifrici, cibi).
Nell' inci sono indicate come -PEG e -eth- seguito da un numero.
Un altra sostanza di origine sintetica da evidenziare è il propylene glycol, (PG) ha un ottimo potere solvente, quindi viene usata per estrarre l'olio essenziale dalle piante. Ha pure una buona biodegradabilità e un costo bassissimo, però essendo un forte solvente, solubilizza anche i grassi  della pelle.

SEQUESTRANTI:

Il TETRASODIUM EDTA riduce la durezza dell' acqua e sequestra i metalli all' interno del cosmetico, ma poi li libera nelle acque e i pesci ne vengono a contatto, ingerendoli. Attenzione quindi al consumo di pesce ( in particolare i pesci più grossi, come il tonno!).

CONSERVANTI:

Nei cosmetici la IMIDAZOLIDINYL UREA viene usata come efficace antibatterico, ma se combinata con altri composti presenti all' interno di un prodotto potrebbe generare decomponendosi, formaldeide, che oltre ad essere tossica è anche irritante. Lo stesso discorso vale per la  Diazolidinyl Urea.
Invece questi sospetti cessori di formaldeide potrebbero causare irritazioni su pelle particolarmente sensibile:
2-Bromo-2-nitropropane-1,3-diol
Quaternium-15
DMDM hydantoin
5-Bromo-5-nitro-1,3-dioxane

Da classificare come conservanti vi è inoltre la famiglia dei parabeni. Riguardo a questa classe di sostanze ci sono delle diversificazioni; nel biodizionario alcuni, come il Methylparaben sono stati recentemente considerati disturbatori endocrini, quindi sono contrassegnati da bollino rosso. Invece non è stata ancora provata l'ipotesi che si tratti di sostanze cancerogene.
Eccoli qui di seguito:
methylparaben, ethylparaben, propylparaben, isobutylparaben , butylparaben , benzylparaben.

 TENSIOATTIVI :

Tra le sostanze  che danno origine ai tensioattivi troviamo le cocammidi DEA, TEA e MEA, riportate in INCI con la sigla: cocamide DEA, cocamide MEA e cocamide TEA.
Queste sostanze,( in particolare il cocamide DEA ) sono sospettate, in alcune condizioni di produrre nitrosammine ( sostanze cancerogene). In california la DEA è stata dichiarata sostanza cancerogena.
Tra gli altri tensioattivi considerati potenzialmente irritanti troviamo gli SLES ( sodium laureth sulfate) e gli SLS  ( sodium lauryl sulfate). La loro presunta cancerogenità è stata smentita. Sul biodizionario lo SLES è stata indicata come sostanza a" bollino giallo" vista la sua piccola parte petrolchimica. Come spiega Zago in questo articolo di saicosatispalmi, la loro aggressività ( in particolare quella dello SLS )  viene bilanciata dalle betaine ( sostanze di origine vegetale) presenti in un prodotto; quindi il prodotto finale risulta  molto delicato.
Da un po' di tempo però, sorgono dei dubbi sulla biodegradabilità di queste ultime, quindi anche queste sostanze hanno ottenuto un bollino giallo, mentre lo SLES risulta un prodotto molto più biodegradabile, nonostante la sua piccola quota petrolchimica.
Vi rimando comunque all' articolo per una maggiore completezza informativa :)


ALTRE SOSTANZE DA EVITARE:

Carbomer: sostanza di derivazione sintetica che potrebbe dare lievi irritazioni alla pelle.
Lanolin: è una cera prodotta dalle ghiandole sebacee della pecora e si accumula sul suo manto per proteggerlo. Tuttavia, quando la pecora pascola nei prati può venire a contatto con alcuni pesticidi.
Se vogliamo acquistarla quindi è oppurtuno verificarne prima l'origine( preferibilmente biologica ).
 Parfum: solitamente se non sono presenti gli oli essenziali descritti con il loro nome botanico, significa che il profumo è di derivazione sintetica. Sconsiglio di comprare un prodotto se la dicitura "parfum" è molto in alto nell' inci; potrebbe risultare irritante o allergizzante.
Carmine: è un colorante rosso ottenuto dall' uccisione di alcuni insetti (Dactylopius coccus).
Viene indicato nei cosmetici con la sigla: CI 75470 oppure viene impiegato come colorante nell' industria alimentare con la dicitura E 120.

Vi consiglio comunque di consultare spesso il biodizionario, visto che i colori dei bollini possono cambiare nel tempo in base a studi e approfondimenti recenti.

                                                                                     fonti:


Chiara

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